Ricerca del lavoro

Cercare lavoro richiede un impegno costante e tecniche precise. E’ necessario investire parte del proprio tempo ed energie per costruire il proprio futuro: organizzarsi, impegnarsi, tentare, riprovare e soprattutto non scoraggiarsi.

Il curriculum è lo strumento essenziale. Deve essere chiaro e completo: scrivilo con attenzione e tienilo aggiornato. Accompagnalo da una lettera o da una mail di presentazione.

Il curriculum vitae raccoglie le informazioni anagrafiche, scolastico/formative e professionali. E’ la tua storia formativa e professionale.

E’ importante che sia scritto bene, perché serve a far conoscere al potenziale datore di lavoro chi sei, cosa sai (conoscenze) e cosa sai fare (competenze).

Puoi redigere il tuo curriculum seguendo il modello italiano, oppure quello europeo.

Di seguito trovi il link al sito  per la compilazione del curriculum vite europeo.

(https://europass.cedefop.europa.eu/it/documents/curriculum-vitae )

Se il tuo curriculum è stato giudicato interessante sarai convocato per il colloquio di selezione. E’ il momento della tua ricerca in cui giocarti le tue carte di fronte al datore di lavoro.

 

Come affrontare il Colloquio di selezione

Ogni rapporto di lavoro è preceduto da almeno un colloquio.  Essere convocati a sostenere un colloquio significa avere la possibilità di confermare la buona impressione data con l’invio del curriculum e giocarsi la carta dell’assunzione.

Il colloquio consiste in una conversazione, condotta con una persona, detta selezionatore la cui finalità è conoscere il candidato e permettere di individuare quello idoneo al ruolo richiesto.

Durante il colloquio vengono esaminate alcune aree fondamentali:

– il curriculum lavorativo

– il curriculum scolastico

– le motivazioni

– gli interessi extra lavorativi

– aspetti di personalità

– congruenza tra le caratteristiche del candidato e la posizione aziendale offerta.

Chi ricerca personale osserva anche altre variabili. Oltre a curriculum lavorativo, al percorso formativo e alle competenze, c’è un’area non tangibile che viene sondata nei colloqui ed è relativa a:

– atteggiamento, il modo di porsi del candidato; è apprezzato un atteggiamento collaborativo, disponibile e cordiale;

– capacità relazionali, la modalità con cui il candidato gestisce la relazione interpersonale e entra in sintonia con l’altro;

– comunicazione verbale; è opportuno motivare le affermazioni e argomentare le opinioni;

– comunicazione paraverbale; le pause, il volume della voce ecc.;

– comunicazione non verbale, ’insieme dei segnali trasmessi dal corpo; la postura, l’abbigliamento, l’espressività del viso ecc.;

– motivazione all’impiego, è importante valorizzare gli aspetti del proprio percorso attinenti alla figura ricercata, sottolineare il proprio interesse a mettersi o comunque a mettersi in gioco e ad apprendere nuove mansioni.

E’ bene presentarsi a un colloquio preparati. Di seguito alcuni consigli sulla preparazione:

– rileggersi l’e-mail inviata all’azienda e se si è risposto a un annuncio, rileggersene i contenuti e portarlo con sé;

– presentarsi al colloquio preparati anche sull’azienda: guardarne il sito, carpirne qualche informazione utile da citare durante il colloquio;

– probabilmente verrà chiesto di presentarsi ed esporre verbalmente le esperienze: prepararsi una sintetica ma esaustiva presentazione;

Alcuni consigli sul comportamento durante il colloquio:

– presentarsi con qualche minuto di anticipo;

– l’abbigliamento deve essere adeguato al ruolo e alla tipologia di azienda per cui si affronta il colloquio; certi ambienti sono più formali (ad esempio le banche), altri più creativi (es. settore pubblicitario), altri semplicemente meno formali; in ogni caso, trascuratezza, eccesiva stravaganza ed eccessi estetici vanno evitati;

– portare con sé copia del curriculum da lasciare al selezionatore;

– ricordarsi di spegnere il cellulare;

– parlare con tono di voce adeguato;

– rivolgersi al selezionatore con il suo nome e il suo titolo, attendere che vengano poste le domande compiutamente prima di rispondere; qualche secondo di riflessione serve a ordinare le idee;

– portare carta e penna, nel caso serva prendere qualche appunto durante il colloquio;

– nel caso in cui s’incontrino in successione più persone, ripetere le informazioni e le risposte con completezza, senza sottolineare che si è già detto questo al precedente selezionatore;

– interagire con il selezionatore: non limitarsi a rispondere alle domande, ma aggiungere qualche breve considerazione o porre qualche discreta domanda attinente con le mansioni o il lavoro proposto; è importante non esagerare e ricordarsi che il colloquio lo conduce il selezionatore;

– se viene posta una domanda che suona strana, si può chiedere perché viene posta, ma se l’interlocutore non dà spiegazione esaustiva, evitare la polemica;

–  se durante il colloquio non si è parlato della natura giuridica dell’assunzione, della retribuzione o dell’inquadramento, è lecito introdurre il tema in termini generali alla fine del colloquio.